Giro di Puglia

4^ Tappa: Polignano a Mare – Polignano a Mare

4^ Tappa: Polignano a Mare – Polignano a Mare

La 4^ Tappa – “74^ Targa Crocifisso”, si svolgerà il 22 settembre 2024

La tappa conclusiva del GIRO DI PUGLIA CHALLENGE  2024 si snoderà su un doppio circuito forma di 8, percorso prevalentemente pianeggiante adatto soprattutto per i velocisti e per le fughe da lontano.

Polignano a mare, Il nucleo più antico della cittadina sorge su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare Adriatico a 33 chilometri a sud del capoluogo.

L'economia del paese è essenzialmente basata sul turismo e l'orticoltura e sul turismo.Polignano a Mare

Di notevole interesse naturalistico sono le sue grotte marine e storicamente importanti sono il centro storico e i resti della dominazione romana. Tra questi ultimi, figura il ponte della via Traiana, tuttora percorribile.

Si caratterizza per una costa alta e a tratti frastagliata, sulla quale hanno sbocco numerose lame. Una di queste, Lama Monachile, è la profonda insenatura immediatamente a ovest del centro storico, così chiamata perché in passato vi si è attestata la presenza della foca monaca. Altra importante è la Lama Santa Caterina. Lungo la costa sono numerose le grotte marine, fra cui la Grotta delle Rondinelle.

L'altitudine del territorio va dagli 8 metri della frazione di San Vito ai 220 metri della contrada Chiesa Nuova, al confine con il territorio di Monopoli.

3^ Tappa: Ceglie Messapica - Ceglie Messapica

3^ Tappa: Ceglie Messapica - Ceglie Messapica

La 3^ Tappa – “64^ Coppa Messapica”, si svolgerà il 21 settembre 2024

Con partenza ed arrivo a Ceglie Messapica con dieci transiti dove saranno istituiti traguardi a punti.

Un percorso nervoso con continui cambi di pendenza, caratterizzato da Sali/scendi continui.

Al termine dei cinque giri attraverso il territorio della Valle d’Itria, la gara si concluderà affrontando per ben cinque giri del “Circuito dei Trulli e delle Grotte” di Ceglie Messapica, circuito nervoso e impegnativo sul quale è impossibile rilassarsi, dove si sono conclusi, tra l’altro, due Campionato Italiano donne, un Campionato Italiano Under 23 e un Campionato Italiano Elite.

 

Ceglie Messapica, la città è posta 298 metri sul livello del mare, fino al 1864 chiamata Ceglie, dal 1864 al 1988 chiamata Ceglie Messapico è un comune italiano di poco meno di 20.000 abitanti della provincia di Brindisi.

Il 15 settembre 1988 tramite decreto del presidente della Repubblica il comune di Ceglie Messapica viene insignito del titolo onorifico di Città.

La cittadina vanta il riconoscimento regionale di città d'arte e terra di gastronomia, con innumerevoli ristoranti di cucina tipica e elaborata.

Il territorio si caratterizza per i trulli, le masserie, gli oliveti secolari e le grotte carsiche.

2^ Tappa: Modugno-Locorotondo

2^ Tappa: Modugno-Locorotondo

La 2^Tappa – 3 Costa dei Trulli, si svolgerà il 20 settembre 2024 partendo dalla città di Modugno e con arrivo a Locorotondo, attraversando diverse località del sud barese attraverso un percorso suggestivo del territorio della puglia, dalla murgia al mare.

Modugno, l'altitudine minima è di 45 m s.l.m. e quella massima è di 106 ed è sita nell'immediato entroterra barese, pochiModugno chilometri a sud-ovest dal capoluogo, a partire dagli anni Sessanta, con la costruzione della zona industriale di Bari che occupa la parte nord del territorio comunale, ha sostituito la tradizionale vocazione agricola per diventare un centro manifatturiero caratterizzato da un rapido sviluppo economico e demografico. Il 7 gennaio 2010 con un decreto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito a Modugno il titolo di città.

Locorotondo, l'altitudine è a 410 metri sul livello del mare, nella parte meridionale dell'altopiano delle Murge, e specificamente nella Valle d'Itria o Murgia dei Trulli, una depressione carsica formata da due unità litostratigrafiche dette Calcare di Fasano e Calcare di Ostuni. La morfologia presenta valli (polje),Locorotondo rilievi poco elevati, grotte e doline. Come nel resto della Valle d'Itria, nel territorio sono evidenti le tracce del lavoro agricolo che ha modellato il panorama. Il 13% circa della superficie agraria è dedicata alla viticoltura, il resto è dedicato soprattutto alla cerealicoltura e agli uliveti.[5] Il paese conta oltre 150 contrade, frazioni o tracce di comunità agricole che si raccolgono attorno a trulli, nei pressi di chiesette, pozzi e piazzali.

1^ Tappa: Lucera-Roseto Valfortore

1^ Tappa: Lucera-Roseto Valfortore

La Tappa – 1° Giro della Daunia, si svolgerà il 19 settembre 2024 partendo dalla città di Lucera e con arrivo a Roseto Valfortore, attraversando diverse località della daunia e precisamente: Lucera, Casalvecchio di Puglia, Castelnuovo della Daunia, Pietramontecorvino, Motta Montecorvino, Carlantino, San Marco La Catola, Volturara Appula, Alberona, Castelluccio Valmaggiore, Faeto, Roseto Valfortore

Lucera, l'altitudine minima è di 209 m s.l.m. ed è sita nel territorio della “Daunia”. Ai piedi dei colli cittadini scorrono i torrenti Salsola e Vulgano, entrambi confluenti nel Candelaro. Più a sud, alla confluenza tra i torrenti Lorenzo e Celone, è presente un invaso artificiale (realizzato nel 1990).Lucera

Il toponimo "Lucera" ha origini incerte, visti i molteplici nomi con cui il borgo è chiamato nelle fonti storiche. L'appellativo della città potrebbe derivare dal nome della tribù serviana dei Luceres, anche se secondo alcuni sarebbe da ricondurre alla dea Lucina che fu venerata in città[10].

 

Un altro studio suffraga l'ipotesi che uno degli appellativi con cui la città era conosciuta nel Medioevo provenga dalle colline su cui poggia la città. Esse infatti erano coperte di un bosco, sacro agli dei; nel primitivo linguaggio etrusco “bosco sacro” era detto luk-eri (luk in latino è lucus, eri significa "sacer, sacro"). Dall'etrusco Lukeri si arriva così a Luceria. Tuttavia, non è da escludere che il nome Lucera derivi dal greco leuka eria che significa “lana bianca”, perché anche i poeti latini Orazio e Marziale lodarono Lucera per la rinomata lana delle sue greggi e per i suoi pascoli, così come non si può escludere che Lucera derivi dal praenomen Lucius di Dauno, re eponimo dei Dauni, o più genericamente dalla parola latina lucem (da lux che significa luce), alla quale anche le precedenti ipotesi sono comunque etimologicamente connesse

Roseto Valfortore, sorge fra i monti della Daunia, su di un'altura collinare a 658 m s.l.m. in posizione dominante l'alta valle del fiume Fortore. Il territorio comunale, interamente montano (il monte Saraceno raggiunge i 1145 m s.l.m. e diverse altre vette superano quota 1 000), Roseto Valfortoreè piuttosto ampio e si spinge a sud fino all'alta valle del Miscano, sul versante tirrenico, ove nel Medioevo era situato il borgo fortificato di Vetrisciello con due monasteri e la chiesa di San Quirico. Tale antico borgo, soggetto alla diocesi di Ariano, risultava distrutto già alla metà del Quattrocento, ma da esso ha preso nome il bosco Vetruscelli, il più grande complesso boschivo naturale afferente al sito di importanza comunitaria Monte Cornacchia - Bosco di Faeto.